Publifarum n° 9 - Terminologia, ricerca e formazione

Presentazione

Micaela Rossi


Questo volume di Publifarum raccoglie gli atti della giornata di studi realizzata presso il CERTEM (Centro di Ricerca in Terminologia Multilingue) dell’Università di Genova nel marzo del 2008.
Nato nel 2005, il CERTEM ha tra i suoi obiettivi di ricerca quello di favorire la condivisione delle conoscenze e dei saperi nell’ambito terminologico grazie all’apporto di ricercatori e studiosi a livello nazionale e internazionale, con particolare attenzione agli aspetti legati all’analisi multilingue e interculturale; tra gli ambiti di studio del CERTEM, trovano spazio le problematiche dell’analisi contrastiva, della traduzione, della gestione di banche dati dinamiche per la terminologia. Tra gli ambiti di ricerca del Centro, all’interno delle diverse aree linguistiche coinvolte, figura centrale quello della formazione alla terminologia, sia essa formazione iniziale, all’interno della didattica universitaria, o continua, all’interno di corsi di perfezionamento e master. Il CERTEM si pone in stretta relazione con tutti gli altri centri di ricerca nazionali in ambito terminologico e ha già partecipato a partenariati nel quadro di progetti internazionali, in continua tensione tra i poli della didattica e della ricerca più recente in terminologia. I testi riuniti in questa rassegna ben rappresentano infatti le principali tendenze dello studio terminologico attuale, della terminologia come disciplina alla ricerca di nuovi strumenti e metodologie di lavoro; gli approcci più innovativi, la discussione sui presupposti della teoria acquisita, le preoccupazioni degli specialisti, si trovano qui riunite ed espresse.

Uno stato dell’arte dell’analisi terminologica in ambito italiano è presentato in apertura del volume da Riccardo Gualdo, Presidente Ass.I.Term., che ripercorre le tappe principali della diffusione di questa disciplina, tracciandone i principali orientamenti e gli obiettivi di fondo, con particolare attenzione per le tematiche della formazione, anche in ambito universitario, e del rapporto con le istituzioni che operano nell’ambito linguistico.

Il testo di Michele Prandi si propone a sua volta come un superamento delle frontiere tra descrizione del lessico naturale delle terminologie di specialità, attraverso l’analisi di fenomeni condivisi quali l’omonimia, la polisemia, la sinonimia. La tradizionale dicotomia tra lessicologia e terminologia viene qui rivisitata per elaborare una nuova concezione del continuum che lega in realtà due poli solo apparentemente opposti: gli strumenti della lessicologia possono infatti rappresentare un aiuto prezioso per l’analisi dei lessici specialistici, mentre gli strumenti terminologici possono gettare una nuova luce sui fenomeni del lessico generale.

Il contributo di Franco Bertaccini e Claudia Lecci prende in considerazione la delicata problematica della variazione concettuale e denominativa, solo recentemente entrata a pieno diritto nel panorama degli studi terminologici, analizzandone le ricadute metodologiche sul lavoro del terminologo: l’elaborazione di schede terminologiche orientate al termine o al concetto, lungi dall’essere un mero problema tecnico nell’elaborazione di banche dati informatiche per la gestione terminologica, rappresenta infatti un punto cruciale di analisi e riflessione metodologica, in quanto mette in discussione il presupposto dell’unità nozionale sulla base dell’uso reale dei termini nei testi e nei discorsi specialistici.

Un punto di vista maggiormente applicativo è infine espresso dai contributi di Luciana Soliman, Donatella Pulitano e Giuseppe Manganaro. Nel primo, trova spazio la descrizione di un’esperienza didattica nell’ambito terminologico; l’autrice dedica ampio spazio alla problematica della formazione iniziale dei futuri terminologi, approfondendo le problematiche legate alla selezione testuale e alla gestione di corpora per la costituzione di banche dati.

Donatella Pulitano si concentra sulle tappe fondamentali da seguire per costituire un repertorio terminologico, offrendo ai futuri terminologi uno strumento prezioso per la costituzione dei primi repertori terminografici, mentre Giuseppe Manganaro si focalizza sulle risorse in Rete utili per terminologi e traduttori, analizzando in particolare le risorse offerte dalla DGT dell’Unione Europea; la selezione delle fonti documentarie rappresenta infatti una delle problematiche di maggior interesse nell’ambito del lavoro terminologico.

Tra riflessione teorica e applicazioni pratiche, la disciplina terminologica si interroga, cerca nuovi approcci, che permettano di superare i limiti di un’analisi centrata esclusivamente sul concetto per includere anche le variazioni del linguaggio specialistico nelle sue molteplici realizzazioni testuali e discorsive; molte voci, molti approcci anche differenti occupano quindi questo numero di Publifarum: altrettante piste di indagine si aprono – lo speriamo – per terminologi e ricercatori alla ricerca di nuove ipotesi e di nuovi modelli disciplinari.


 

Dipartimento di Lingue e Culture Moderne - Università di Genova
Open Access Journal - ISSN 1824-7482