Prefazione
I contributi raccolti in questa Miscellanea riguardano il campo del diritto e rispecchiano le diverse prospettive adottate dai singoli autori nella trattazione dei più svariati aspetti che si allacciano ad esso, ovvero quella linguistica, filologica, letteraria, economica e geografica. Gli autori dei contributi sono docenti, ricercatori e addottorati della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Genova, che a Giuseppina Piccardo sono legati da amicizia e stima.
All’interno della Facoltà di Lingue e Letterature straniere, nata nel 1993 e confluita insieme alla Facoltà di Lettere e Filosofia nella nuova Scuola di Lingue e Culture moderne nel 2012, Giuseppina Piccardo è stata una presenza costante e un punto di riferimento fondamentale per l’organizzazione della didattica e della ricerca. Tra i suoi numerosi incarichi organizzativi e scientifici vorremmo ricordare qui, in particolare, la sua attività di presidente del CeRTeM (Centro di Ricerca in Terminologia Multilingue), di coordinatrice del progetto didattico finanziato dal Fondo Sociale Europeo "FSE Moduli Multilingua in rete" e di membro del Consiglio scientifico dell'Ass.I.Term. (Associazione Italiana per la Terminologia).
Con questa pubblicazione a lei dedicata in occasione del suo pensionamento gli autori e la Scuola di Lingue e Culture moderne intendono manifestarle il loro apprezzamento e la loro gratitudine per l’instancabile e intenso impegno dedicato alla Facoltà e alla Sezione di germanistica.
La scelta dell'argomento di questa Miscellanea rimanda a un campo che nella ricerca e nella didattica di Giuseppina Piccardo ha sempre occupato un posto centrale, un campo nel quale si collocano alcune delle sue recenti pubblicazioni e del quale si è fatta convinta promotrice nella programmazione dei diversi Corsi di laurea.
I contributi rispecchiano non solo un insieme sfaccettato di prospettive, ma anche una gamma altrettanto sfaccettata di lingue (francese, inglese, italiano, tedesco), e sono in tal modo rappresentativi di due delle caratteristiche della nostra Facoltà, ovvero la multiculturalità e l’interdisciplinarità, entrambe particolarmente care a Giuseppina Piccardo.
L’indice è organizzato per sezioni tematiche.
Quella iniziale raccoglie quattro contributi incentrati sulla traduzione. L'analisi di Roberto De Pol riguarda le problematiche connesse alla traduzione del termine giuridico "fede” nelle versioni tedesche del Principe di Niccolò Machiavelli. Il lavoro di Edoardo Pusillo, focalizzandosi sul regime giuridico delle lingue nell'Unione Europea, prende in esame il ruolo della traduzione multilingue in un tessuto europeo sempre più coeso. Serena Spazzarini, rivolgendo lo sguardo alla Prima Età moderna, analizza la prima traduzione del Galateo di Della Casa in lingua tedesca, quando un collegamento immediato tra buon costume e diritto era ancora naturale. Alla fine della prima sezione il saggio di Jacqueline Visconti tratta le difficoltà di traduzione nell'ambito dei microlinguaggi giuridici e della loro terminologia approfondendo la traducibilità dei connettivi all'interno di testi normativi e contrattuali.
La seconda sezione è dedicata alla terminologia legale e viene introdotta da un contributo di Joachim Gerdes che esamina il basso tedesco quale lingua del diritto e dell'amministrazione, non però in età medievale, quando il basso tedesco fu per lungo tempo lingua franca nel Nord Europa, ma in epoca odierna, quando, come previsto dalla Carta Europea delle lingue del 1992, esso venne incluso nelle lingue regionali o minoritarie. La ricerca di Anna Giaufret è dedicata ai fumetti francesi, analizzati non solo con riferimento alla terminologia giuridica utilizzata, ma anche tenendo conto delle tematiche della giurisprudenza. A conclusione della seconda sezione Micaela Rossi affronta il tema della terminologia scientifica giuridica con una analisi contrastivo-interculturale dedicata in particolare all'ambito semantico del diritto di famiglia.
Segue una sezione sulle implicazioni politiche del diritto e dei linguaggi giuridici, che inizia con l’analisi di Chiara Benati sul ruolo delle donne e specificamente sulle modalità con cui esso è documentato in fonti legali scandinave del primo Medioevo. Arap El Ma'ani presenta lo scrittore iracheno Nahidh Al Ramadhani come letterato e intellettuale nella realtà politica e giuridica araba contemporanea. Riprendendo la stessa tematica di Chiara Benati Claudia Händl si sofferma invece sulla posizione giuridica della donna nella società longobarda contemperando considerazioni storiche, linguistiche, giuridiche e sociologiche relative ai gender studies. La terza sezione si conclude con un contributo di Giuseppe Rocca che indaga il paesaggio non solo in prospettiva geografica, ma soprattutto in quanto sistema del quale l’autore caratterizza le specificità e potenzialità mettendo in rilievo anche le problematiche politico-giuridiche ad esso connesse.
Il volume viene completato da una sezione dedicata a legge e diritto in quanto argomenti della letteratura narrativa. Massimo Bacigalupo riflette nel primo contributo di questa sezione su come tradurre una poesia di Ezra Pound in italiano e su come "violare la legge". Elisa Bricco traccia un ponte tra la letteratura e la giurisprudenza riflettendo sul ruolo dell'autore nella documentazione letteraria relativa all'ambito della giurisdizione. Il lavoro di John Douthwaite si incentra sull'età d'oro del romanzo poliziesco inglese mettendo in rilievo il sottofondo ideologico implicito nei gialli classici fino ad arrivare ai telefilm polizieschi di oggi. Nasser Ahmed Ismail intraprende un'analisi dialettologica e fraseologica delle opere di Šihāb ad-Dīn al-Ibšīhī, che risalgono alla prima metà del XV secolo. Sergio Poli prende in esame un viaggio fittizio nel paese dei Sévarambes di Denis Vairasse, rivolgendo l’attenzione alle leggi machiavelliche dello stato utopico disegnato dallo scrittore francese seicentesco. Infine, il contributo di Marco Succio, concentrandosi su un romanzo dello scrittore contemporaneo spagnolo Miguel Delibes, indaga il nesso tra linguistica e letteratura attraverso la disamina di questioni generazionali legate al confronto tra leggi ancestrali e leggi politiche.
Vogliamo qui ringraziare in primo luogo tutti i colleghi che hanno partecipato fattivamente alla realizzazione di questa Miscellanea con un contributo scientifico; ringraziamo inoltre la dott.ssa Valeria Orecchia che si è fatta carico dell’aspetto tecnico informatico; un ringraziamento va infine alla vecchia Facoltà di Lingue e Letterature straniere e al vecchio Dipartimento di Scienze della Comunicazione Linguistica e Culturale (DISCLIC) nonché al nuovo Dipartimento di Lingue e Culture moderne per aver sostenuto questa nostra iniziativa, con la quale vogliamo esprimere in modo tangibile la stima e l'apprezzamento nei confronti di Giuseppina Piccardo e del prezioso lavoro da lei svolto nel corso di tanti anni.