Progettazione di un repository di risorse in rete per apprendere l'arabo
Indice
1. La progettazione di un database ragionato di risorse in e-learning: e-Arabo
2. I dati sulle risorse valutate
Abstract
Italiano | IngleseQuesto articolo presenta la ricerca condotta nell’ambito della didattica dell’arabo a distanza e la realizzazione di un repository di risorse.
Introduzione
Questo lavoro ha lo scopo di presentare i risultati della ricerca sulla progettazione e la realizzazione di un repository di risorse online per apprendere la lingua araba.
Durante i tre anni di ricerca in ambito dottorale, è stato condotto uno studio attento alle possibilità che le nuove tecnologie offrono nel campo della didattica dell’arabo come lingua straniera. Per quanto concerne l’insegnamento della lingua araba e le nuove prospettive del 21° secolo i contributi di Wahba, Taha e England (2006) illustrano lo stato dell’arte e le nuove sfide da affrontare legate alle tecnologie1 e, nel contempo, la necessità di eseguire maggiore ricerca linguistica, seguendo l’illustre esempio di Versteegh.2 È di recente formazione la ricerca inerente alle problematiche relative alle TIC applicabili alla lingua araba, in particolare in ambiente accademico.I sopraccitati Wahba, Taha e England tentano di delineare le competenze necessarie del docente di lingua araba3 e mostrano tramite svariati contributi alcuni approcci metodologici nel campo della didattica della lingua arabacon il supporto delle nuove tecnologie, in ambiti formativi differenti e in svariate parti del mondo, anche se la ricerca si concentra principalmente sul mondo universitario anglo-americano.
Nell’intento di fare fronte alle nuove richieste formative per l’insegnamento dell’arabo con il supporto delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il presente elaborato illustra un progetto di ricerca triennale, partendo dalla progettazione e realizzazione di un database ragionato di risorse web esistenti per l’autoapprendimento della lingua araba, fino al primo tentativo di sperimentazione di un corso per principianti di arabo in modalità blended learning.
In primo luogo, la presente ricerca analizza a livello accademico italiano e internazionale, lo stato dell’arte per quanto riguarda le risorse disponibili per l’insegnamento dell’arabo in Rete realizzate da enti ed istituzioni rilevanti, tentando di valutare i siti web esistenti più autorevoli per apprendere la lingua araba online. A seguito del monitoraggio e della valutazione della risorse web, le ricerche si sono concentrate sulla possibile fruibilità di tali siti nella realtà accademica, delineando le varie fasi che porteranno alla realizzazione di un repertorio di risorse web, pensato sia per studenti per migliorare le proprie abilità linguistiche in arabo, sia per docenti desiderosi di accogliere le possibilità dell’autoapprendimento online, usufruendo di siti valutati come supporto alla didattica in presenza.
Il primo obiettivo della ricerca, di natura più teorica rispetto al secondo, consiste nella pubblicazione e nella diffusione in Rete delle valutazioni riguardanti diverse risorse in e-learning, mentre il secondo obiettivo é di condurre una prima sperimentazione didattica delle risorse analizzate.
1. La progettazione di un database ragionato di risorse in e-learning: e-Arabo
1.1 Tipologie di attività presenti in Rete per la formazione linguistica
La prima fase della presente ricerca si è concentrata su un accurato monitoraggio delle risorse presenti open source, rivolte ad un pubblico di studenti non arabofoni, visitando numerosi siti e vagliandone i più pertinenti per un possibile impiego in ambito didattico attraverso attività di autoformazione.4
Dall'analisi condotta è emerso in genere che in Rete le risorse analizzate offrono solitamente a docenti e discenti svariate tipologie di attività: esercitazioni per il potenziamento delle abilità linguistiche (comprensione scritta e orale, potenziamento delle abilità linguistiche e della grammatica, produzione scritta e produzione orale), esercizi linguistici, approfondimenti culturali tramite attività di comprensione orale e scritta. In Rete, essendo presenti diversi tipi di risorse per apprendere le lingue si sono analizzati anche siti dedicati alla didattica di una microlingua particolare e contenuti specialistici, repertori dai quali attingere risorse destinate a percorsi specifici di insegnamento/apprendimento, forum di discussione, blog.
Le risorse dedicate all’autoapprendimento della lingua araba possono essere classificate secondo le principali abilità e conoscenze dell’educazione linguistica:
- Grammatica: siti che approfondiscono gli aspetti grammaticali della lingua araba.
- Comprensione scritta: siti che trattano attività di lettura (reading) dotate di esercitazioni di comprensione.
- Comprensione orale: siti incentrati su attività audio-video, collegate a prove di comprensione.
- Produzione scritta: siti che trattano esercizi di composizione di testi.
Nella fase di monitoraggio, si sono considerate anche le seguenti categorie, per un panorama più dettagliato e adatto ad affrontare i diversi aspetti della lingua araba:
- Cultura: siti di cultura e civiltà araba.
- Motori di ricerca e web repository.
Come sopraindicato, la selezione delle risorse per l’insegnamento dell’arabo esige in primo luogo che siano contemplate una o più abilità linguistiche. I siti selezionati devono di conseguenza prevedere lo sviluppo e il potenziamento delle abilità per poter essere valutate e, in una fase successiva, testate sui discenti.
1.2 Riconoscere e valutare le risorse della Rete: alcuni parametri di valutazione
Nell’ambito della didattica delle lingue straniere, Internet offre un numero notevole di risorse adoperabili nell’apprendimento della LS: testi, audio e video in lingua, articoli di giornali, documenti autentici, scambio comunicativo con utenti madrelingua. Il docente ha così a disposizione diverse alternative per l’utilizzo delle TIC nella didattica mentre il discente ha la possibilità di migliorare le proprie conoscenze linguistiche e personalizzare il proprio percorso formativo attraverso le numerose risorse web dedicate all’autoapprendimento.
In questo mare di opportunità quali sono le risorse più affidabili e adatte in ambito didattico e in un contesto di autoformazione?
Effettuando solo una semplice ricerca di risorse in Rete si può verificare il rischio di sovraccarico cognitivo (information overload) (Calvani, Rotta, 1999) e di disorientamento a causa dell’inestimabile mole di siti e di risultati ad esempio per “arabo online” o in inglese “learn Arabic”. In particolare, durante la fase di pianificazione didattica, il docente che decida di utilizzare risorse in Rete per l’autoapprendimento ha l’arduo compito di selezionare, rielaborare e creare percorsi adatti alle competenze specifiche dei suoi studenti. D’altra parte, nei percorsi di formazione a distanza il discente in mancanza di un orientamento, navigando in completa autonomia e senza un’adeguata selezione degli strumenti, rischia di perdere interesse e motivazione.
Difatti il Web è ricco di informazioni di qualità e livello (CALVANI, ROTTA, 1999): è possibile incontrare materiale di carattere scientifico, database provenienti da enti ed università, prodotti multimediali efficaci, ma anche informazioni e dati superficiali e non riscontrabili.
Secondo Ferraris (2003) il gran numero di informazioni della Rete possiede le seguenti caratteristiche:5
- abbondanza, ridondanza, mutevolezza;
- poliedricità;
- riutilizzabilità e arricchibilità;
- disomogeneità qualitativa;
- dispersività, frammentarietà e inclassificabilità;
Dal momento che la modalità di ricerca in Internet non è immediata Petrucco (2002) suggerisce di sviluppare abilità di ricerca in Rete che consistono nel selezionare le informazioni e di strutturarle in aggregati o mappe concettuali.
Una volta effettuata la ricerca è necessario valutare la qualità delle risorse e dei documenti reperiti. Trinchero (2002) delinea i possibili parametri di valutazione:
- autorevolezza delle fonti, data dal sito che ospita le pagine (ad esempio indirizzi che contengono i nomi di dominio di università o con suffisso .edu sono sicuramente più autorevoli rispetto a quelli trovati su un server che offre pagine Web gratuite) e dal prestigio scientifico degli autori (è utile in molti casi cercare in Rete informazioni sugli autori per vedere quali sono le loro pubblicazioni, dove lavorano, etc.);
- autorevolezza dei riferimenti teorici, data dalla qualità e dalla pertinenza dei riferimenti teorici che gli autori citano all’interno del testo; scientificità dell’esposizione, ossia l’utilizzo appropriato e coerente del linguaggio scientifico, dalla controllabilità degli asserti espressi, dal mettere a disposizione del lettore tutti gli elementi per garantire la ripetibilità delle inferenze fatte.
- chiarezza dell’esposizione: l’uso di un linguaggio chiaro e sintetico, dove i “tecnicismi” vengono utilizzati solo quando è indispensabile, e si adotta un registro di comunicazione mirato all’utenza reale che l’autore si prefigge;
- possibilità di interazione con chi ha creato il sito: la presenza dell’e-mail dell’autore consente di ottenete dei feedback e maggiori chiarimenti sull’argomento.
Inoltre sono analizzati altri attributi delle potenziali risorse come accuratezza, pertinenza e rilevanza delle fonti (MASTROGIACOMI, 2007). Le risorse digitali devono essere individuate rispetto alle esigenze e alle aspettative dell’utente e secondo dei criteri essenzialmente di tipo qualitativo. Per questo nel considerare gli attributi citati di sopra, un importante requisito per le risorse adoperabili nella didattica è l’attendibilità dell’autore del sito web: è fondamentale poter risalire all’identità dell’autore della risorsa analizzata per poter ritenere “affidabile” tale risorsa.
Correlato al problema dell’attendibilità dell’autore o dell’istituzione fornitrice è l’indirizzo URL, nel caso in cui la risorsa sia stata spostata o rimossa. È dunque necessario affidarsi a siti autorevoli che difficilmente rimuovono delle pagine web senza fornire un rinvio predisposto al nuovo link.
Altra caratteristica delle risorse selezionate è la libera fruizione e accessibilità ai contenuti attraverso la valutazione di risorse open source o libere,6 che permettono di accedere a percorsi di apprendimento e a materiali concepiti per l’arabo come lingua seconda o straniera.
1.3 E-Arabo: la scheda di valutazione e la presentazione del repository di risorse
Seguendo le osservazioni riguardo i possibili criteri di valutazione, è stata redatta una scheda di valutazione per la lingua araba che ha acquisito delle caratteristiche proprie in virtù di una riflessione sui criteri di valutazione dal punto di vista qualitativo delle risorse rispetto alle aspettative e alle esigenze di docenti e di studenti di arabo. Secondo un’ottica di riflessione metodologica e di ricerca sono stati formulati alcuni parametri ritenuti fondamentali, che hanno permesso in seguito l’elaborazione di una scheda modello di valutazione i cui campi e criteri sono esposti di seguito.
Scheda Valutazione Risorse per l’Apprendimento della Lingua Araba
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Indirizzo internet
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Indirizzo Url del sito.
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Autore/i del sito
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Istituzione fornitrice
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Utile per valutare l’attendibilità del prodotto.
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Livello
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I livelli di riferimento del QCER (A1-A2-B1-B2-C1-C2) esplicitati dal prodotto stesso o inseriti da validatore del sito nel caso in cui non fosse presente l’indicazione.
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Competenze
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Comprensione orale
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Comprensione orale minima
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Comprensione scritta
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Comprensione scritta minima
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Produzione orale
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Produzione orale minima
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Produzione scritta
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Produzione scritta minima
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Interazione orale
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Interazione orale minima
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Interazione scritta
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Interazione scritta minima
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Competenza lessicale
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Ortografia
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Cultura e Civiltà
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Grammatica.
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Descrizione
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Descrizione della struttura del sito e dei suoi contenuti.
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Parole chiave
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Permette agli utenti (studenti e docenti) una ricerca rapida ed efficace attraverso un motore di ricerca.
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Piattaforma
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Sistema operativo per la visualizzazione e l'interazione delle pagine Web.
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Usabilità
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Facilità e chiarezza delle informazioni presenti, facilità di apprendimento, efficienza del sito, soddisfazione per l’utente. Valore numerico da 0 a 5.
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Grafica
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Si valuta il potere attrattivo della grafica nel contesto di una risorsa didattica, rilevante per la motivazione del discente.
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Pubblico
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E' indicato il pubblico più adatto al sito (bambini/adolescenti/universitari/adulti).
È inoltre specificata, se presente, la lingua madre degli utenti a cui le risorse sono destinate e le lingue veicolari. |
Valutazione generale del validatore
Breve valutazione del validatore contenente i punti di forza e di debolezza del sito. |
Variante dialettale
Specifica la possibilità di apprendere una o più varianti dialettali arabe all’interno del sito. |
PageRank (valore da 0 a 10)
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Tab. 1: Modello di scheda di valutazione per e-arabo
Primo elemento necessario per la valutazione di una risorsa in Rete risulta indubbiamente la presentazione, il suo biglietto da visita, attraverso dei campi fondamentali:
- Indirizzo internet – del quale si fornisce l’indirizzo Url e si osserva la reperibilità della risorsa attraverso i motori di ricerca.
- Autore del sito – di cui viene considerata l’autorità (attendibilità dell’autore), come già discusso in precedenza.
- Istituzione fornitrice – strettamente collegata all’autorità dell’autore, di cui si valuta il prestigio dell’ente, fondamentale per valutare l’autorevolezza delle fonti, del prodotto e dei contenuti presentati nel sito web.
A questi primi ed essenziali campi di presentazione della risorsa, segue la Descrizione(fig. 1) della risorsa presentata – di cui si presenta la struttura del sito e i suoi contenuti. Questo campo è fondamentale per la consultazione da parte dell’utente, dal momento che vengono riportate indicazioni dettagliate sulla risorsa in modo da ottenere una guida sulla fruizione dei contenuti.
Il campo descrittivo Variante Dialettale indica la possibilità di apprendere uno o più varianti dialettali della lingua araba all’interno del sito web. All’apprendente di arabo come lingua straniera questo campo permette di individuare le forme dialettali arabe e di apprendere il dialetto desiderato, che nei vari Paesi arabi rappresenta la lingua veicolare in tutti gli ambiti comunicativi informali.
Collegata al campo della descrizione, la valutazione del validatore fornisce un giudizio complessivo contenente i punti di forza e di debolezza del sito prendendo in esame tutti i campi e i criteri contenuti nella scheda.
Un criterio fondamentale di valutazione delle risorse disponibili in Rete è l’indicazione del livello linguistico, A1-A2-B1-B2-C1-C2, (fig. 2) secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingue.7 Non sempre il prodotto multimediale presenta esplicitamente i livelli di abilità linguistica e le competenze che possono essere sviluppate attraverso la fruizione della risorsa. Inoltre per quanto riguarda la lingua araba le pagine vengono spesso fornite e ideate nel mondo arabofono oppure possono provenire da altre parti del mondo ed appartenere a domini all’infuori dell’ambiente accademico e scolastico europeo. Ne consegue che i livelli linguistici di riferimento europeo possono non essere contemplati.
Nel nostro contesto accademico risulta dunque essenziale, sia per il discente alla ricerca di materiale in autoapprendimento sia per il docente come supporto e pianificazione della didattica, provvedere all’assegnazione del livello linguistico e all’indicazione delle competenze potenziabili per ogni risorsa esaminata e schedata.
Contrariamente alla frequente assenza di indicazione dei livelli da parte dell’autore del sito web, le abilità linguistiche risultano subito evidenti e facilmente individuabili in base alle attività che vengono presentate (file audio, video, testi e immagini, grammatica). Una volta individuati il livello o i più livelli proposti dalla risorsa occorre indicare le possibili competenze o abilità che scaturiscono dalle attività presenti.
Di seguito elenchiamo in dettaglio le competenze contemplate nella scheda di valutazione di e-arabo:
- Comprensione orale, Comprensione orale minima
- Comprensione scritta, Comprensione scritta minima
- Produzione orale, Produzione orale minima
- Produzione scritta, Produzione scritta minima
- Interazione orale, Interazione orale minima
- Interazione scritta, Interazione scritta minima
- Competenza lessicale
- Ortografia
- Cultura e Civiltà
- Grammatica;
Si è ritenuto opportuno e utile all’applicazione didattica inserire per la valutazione di ogni risorsa dei campi aggiuntivi oltre alle quattro abilità linguistiche in modo da poter descrivere i contenuti didattici nella maniera più dettagliata possibile. Per esempio, le risorse per la lingua araba contengono il più delle volte una parte introduttiva e una sezione dedicata alla scrittura e all’alfabeto arabo: queste attività richiedono maggiore attenzione per la diversità dei caratteri, non latini, dell’alfabeto. In questa prospettiva, il campo ortografia permette di indicare la presenza di queste tipologie di contenuti ed esercitazioni.
Al tempo stesso alcune pagine possono essere focalizzate sull’acquisizione di parole organizzate per campi lessicali (particolarmente ai primi livelli A1-A2) e proposte eventualmente attraverso delle attività ludiche. La possibilità di potenziare la padronanza del lessico viene descritta mediante l’indicazione del campo competenza lessicale.
Sebbene non direttamente collegato alle abilità linguistiche, l’indicazione del campo cultura e civiltà consente di descrivere la presenza di siti che tramite attività di comprensione scritta, orale ed esercitazioni di approfondimento, invitano ad una conoscenza più approfondita della cultura araba.
Il campo Usabilità include nella valutazione i seguenti punti salienti:
- Facilità e chiarezza delle informazioni presenti
- facilità di apprendimento
- efficienza del sito
- soddisfazione per l’utente;
L’aspetto tecnico è stato considerato nella scheda di valutazione un elemento rilevante per l’analisi di una risorsa web (tramite l’indicazione di un valore numerico), legato principalmente alla fruibilità e dell’efficienza della risorsa analizzata, come:
- l’aggiornamento costante dei contenuti della risorsa e dei link presentati;
- la velocità di download della pagina; solitamente rappresenta uno dei più comuni motivi di disinteresse e abbandono della risorsa (Calvani, Rotta, 1999) qualora il caricamento delle informazioni si protrae per molti secondi o addirittura minuti;
- l’accessibilità ai documenti e altre risorse scaricabili dalla Rete in modo da valutare la velocità del download di tali collegamenti. Per l’apprendimento delle lingue si valuta la presenza di documenti integrali e autentici, l’accesso a programmi e a file audio e video;
- analisi dell’interfaccia e della funzionalità del sito, strettamente legati alla chiarezza e facilità della navigazione per cercare di evitare il rischio di disinteresse e di information overload. L’interfaccia della risorsa è fondamentale nell’orientare gli utenti all’interno del sito in modo coerente e progressivo.
Un altro campo correlato all’aspetto tecnico e all’efficienza del sito, la grafica consente di valutare il potere attrattivo di una risorsa didattica. L’analisi dell’interfaccia e dell’organizzazione visiva dei contenuti risulta molto rilevante nel determinare l’attenzione e la motivazione dell’utente: l’aspetto grafico al servizio della didattica dovrebbe dunque evitare il rischio di sovraccarico cognitivo e nel contempo risultare amichevole, facile e accattivante.
Dopo aver attentamente analizzato il livello di efficienza tecnica della risorsa, la parte essenziale della valutazione nel sito e-arabo è tuttavia dedicata all’esame scrupoloso dei contenuti, analizzati in parte nei campi descrizione e valutazione del validatore e, osservati sotto il campo usabilità per la facilità e la chiarezza delle informazioni/contenuti presenti, nonché della soddisfazione dell’utente. Le informazioni trasmesse dalla risorsa devono risultare chiare e coerenti con gli obiettivi prefissati, la loro struttura chiara e facilmente fruibile. Si valuta altresì la ricchezza e la varietà contenutistica, l’originalità e l’accessibilità a livello di velocità di download e reperibilità delle pagine. Ne deriva che il campo usabilità include tutte le riflessioni e criteri di valutazione disopra elencati mediante i punti rilevanti presentati nella scheda (facilità e chiarezza delle informazioni presenti, facilità di apprendimento, efficienza del sito, soddisfazione per l’utente) con l’indicazione di un valore numerico da scala 0 a 5. Questi aspetti sono stati più volte messi in discussione e arricchiti di spunti di riflessione e verifiche, dall’esclusione di punti ritenuti secondari fino all’elaborazione del presente modello. I parametri presentati nella scheda rappresentano un tentativo di valutazione delle risorse e sono altresì aperti a successive riflessioni e prospettive.
Nella redazione della scheda di valutazione sono state incluse diverse griglie di analisi e criteri di valutazione aperti continuamente ad aggiornamenti ed integrazioni che scaturiscono dal contesto didattico e dalla sperimentazione sul campo. Un ulteriore aspetto prevalentemente tecnico che concerne la risorsa web è la presenza del campo piattaforma: esso fornisce agli utenti (studenti e docenti) informazioni sul sistema operativo per la corretta visualizzazione e l'interazione delle pagine Web. Questo parametro contribuisce unitamente ai criteri di accessibilità e efficienza della risorsa a favorire un’appropriata fruibilità da parte dei discenti internauti.
Il modello di valutazione prevede anche l’indicazione del pubblico più adatto alla fruizione della risorsa secondo le seguenti fasce d’età: bambini, adolescenti, universitari e discenti adulti. Occorre aggiungere che per l’applicazione didattica dei siti si prediligono le risorse rivolte a studenti universitari ed adulti. Tuttavia potrebbe accadere che i contenuti delle pagine siano adatti a tutte le fasce d’età a partire dall’età scolare.8
Tra i campi di approfondimento della scheda è stato inserito il punto parola chiave, il quale consente a tutti i fruitori del database di effettuare una ricerca rapida ed efficace attraverso un motore di ricerca interno. Dal momento che le risorse vagliate e schedate in e-arabo hanno molte lingue veicolari, a seconda della provenienza del sito, i termini inseriti nella ricerca rapida sono spesso multilingue9 in modo da definire un tag, ovvero un termine associato al contenuto della risorsa per facilitarne l’indicizzazione nel motore di ricerca.10
Nel definire le prime fasi di ricerca in Rete attraverso i motori di ricerca delle risorse dedicate all’apprendimento e all’insegnamento della lingua araba abbiamo già discusso del PageRank. L’introduzione del campo di valutazione PageRank, e ci consente di determinare la diffusione e la popolarità di una pagina web in base ai link e ai termini ricercati, riporta dati sulla pertinenza e importanza del sito ai quali l’utente può fare riferimento nel vagliare le risorse. Questo parametro assegna automaticamente (attraverso un algoritmo di analisi) un peso numerico da 0 a 10 ad ogni elemento di un collegamento ipertestuale con lo scopo di definire la rilevanza della pagina. Indubbiamente la scelta di introdurre l’indicazione del PageRank di Google non ha lo scopo di rappresentare un criterio fondamentale nella scheda di valutazione, ciò nonostante mira a fornire informazioni aggiuntive sulla rilevanza e sul valore della risorsa segnalata a servizio degli studenti arabisti.
Docenti e ricercatori impegnati nell’analisi e nella catalogazione di tali attributi riconoscono l’opportunità di saper ricercare risorse digitali in Rete ottimizzando le proprie strategie di ricerca in ambienti digitalizzati, nonché di poter identificare i criteri di strutturazione delle informazioni in ambienti virtuali.11
In Internet sono presenti molteplici pagine che presentano dei criteri di valutazione ed attendibilità dei siti e dei contenuti, per la maggior parte sviluppati da enti di ricerca o università. A tale proposito indichiamo il progetto F@rum,12 sorto nell’ambito della sezione di Francesistica, dell’ex Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli studi di Genova, nel quale è presente questo lavoro di ricerca e di realizzazione del sito e-arabo13. F@rum include diversi progetti e siti, tra i quali database ragionati corredati da schede di valutazione di risorse per la lingua (FacileFle)14 e di letteratura francese (3).15 nonché schede di valutazione per giochi didattici multilingua (Lingua giocando).16 Le valutazioni sono contenute in una banca dati che, tra le varie aree tematiche, contempla anche i software dedicati all’insegnamento delle lingue straniere moderne.[i:note num=17/. Questo approccio metodologico e di valutazione delle risorse ha proposto spunti interessanti per la redazione di una scheda di valutazione adeguata alla didattica dell’arabo.
In base alle considerazioni sopra argomentate sulla necessità di elaborazione di nuovi protocolli di giudizio per le risorse web, ricerca si è orientata sulla progettazione e la creazione di un repertorio (o repository) per la valutazione delle risorse internet. Un database di risorse per studenti e docenti di arabo nasce con lo scopo di offrire una guida sui siti fruibili in Rete e per mettere a disposizione degli utenti della Rete il prodotto della nostra ricerca nell’ambito della selezione e della valutazione dei siti web dedicati alle attività di autoformazione per il potenziamento delle abilità linguistiche in arabo. Inoltre, un repertorio di risorse si propone di orientare i discenti dinnanzi il vasto panorama di pagine online con il tentativo di evitare il rischio, già citato, di disorientamento e di sovraccarico di informazioni.
Dopo aver attentamente selezionato e valutato le risorse da utilizzare nella didattica a distanza, la fase successiva è stata la catalogazione dei siti in un repertorio con lo scopo di rendere fruibile per studenti e docenti il nostro lavoro di ricerca e di valutazione. L’elaborazione di un portale chiamato e-arabo (fig. 3) rappresenta il momento di pubblicazione e di diffusione in Rete delle valutazioni delle risorse dedicate all’autoapprendimento e all’insegnamento dell’arabo.
E-arabo si presenta come un repository in continuo aggiornamento, grazie all’ininterrotta pubblicazione in Internet di nuove risorse, che necessitano di un’attenta valutazione e di una sperimentazione da parte del docente. A lato sinistro della schermata principale la lista dei siti (fig. 4) propone in ordine alfabetico la denominazione della risorsa sulla quale è possibile cliccare per visualizzare la scheda di valutazione contenente tutte le informazioni (campi fondamentali e di approfondimento) riguardanti la risorsa. A destra di qualsiasi pagina aperta di e-arabo compare il campo ricerca, nel quale si può digitare il testo della ricerca all’interno delle risorse o una parola chiave per la scelta della risorsa.
Per una ricerca più dettagliata è possibile cliccare su “Ricerca Avanzata” (Fig. 5) nel menù a sinistra per effettuare una ricerca per livelli linguistici, per competenze oppure per parole chiave. Gli utenti possono usare il tasto CTRL assieme al clic del cursore per selezionare più di una opzione di selezione. I campi non compilati saranno semplicemente ignorati nel risultato della ricerca. Per quanto concerne la parola chiave, è consentito inserire una o più voci relative alla descrizione o ai contenuti delle risorse web. Questo strumento consente agli studenti e ai docenti di distinguere il livello di interesse e allo stesso tempo di ricercare ad esempio solamente i siti dedicati allo sviluppo della comprensione orale.
2. I dati sulle risorse valutate
Le schede di valutazione presentate nel database di risorse e-arabo possono essere suddivise in 2 aree:
- risorse per l’autoapprendimento dell’arabo standard-moderno;
- risorse per l’autoapprendimento delle varietà dialettali (varietà maghrebine, arabo peninsulare, mesopotamico, siropalestinese, egiziano, sudanese, ciadico e nigeriano.
Il monitoraggio e la selezione delle risorse internet ha accolto in totale 40 siti web18 concernenti tutti i livelli di abilità linguistiche (A1-A2-B1-B2-C1-C2).
Il grafico 1 mostra le percentuali riferite alla dicotomia linguistica (arabo standard/dialetti). Le risorse per l’arabo standard (o lingua scritta/alta) come lingua seconda o straniera prevalgono senza dubbio (73%) sulle risorse disponibili per apprendere una o più varietà dialettale (23%). Questo dato è comprensibile dal momento che per un discente non arabofono il processo di apprendimento dell’arabo parte dalla forma standard scritta, unica per tutti i Paesi arabi. In un secondo momento la conoscenza di una o più varianti dialettali potrebbe risultare utile ad uno studente arabista nelle situazioni comunicative informali. Tuttavia, la minor disponibilità di siti dedicati ai dialetti arabi deriva principalmente dalla difficoltà di trascrivere le forme parlate in quanto parte dell’espressione orale e spontanea.
Il secondo grafico mostra in dettaglio la ripartizione dei livelli di competenza linguistica in riferimento al totale delle risorse. Come è possibile intuire, i primi due livelli A1-A2 sono predominanti: tutte le risorse prese in considerazione contemplano i livelli di competenza iniziali. Al contrario, il numero di risorse diminuisce drasticamente man mano che si esaminano i livelli superiori (B2-C1). Dal momento che non sempre i siti web indicano espressamente i livelli secondo il QCER, la nostra valutazione si è resa necessaria nel determinare l’esatto livello mediante l’analisi attenta dei contenuti proposti dai siti.
Per quanto concerne le quattro abilità linguistiche, riportiamo i dati (grafico 3) in base alle risorse web valutate. La comprensione scritta, la comprensione orale e la produzione scritta risultano le abilità più comuni, contemplate nella maggior parte dei siti per l’autoapprendimento dell’arabo. È possibile intuire che la produzione orale risulta essere in Rete la competenza più difficile da sviluppare a causa della scarsità di software didattici per la trasmissione audio in tempo reale.
Come già mostrato, nella redazione della scheda di valutazione abbiamo incluso delle competenze e dei campi aggiuntivi19 in modo da fornire una valutazione più completa con particolare attenzione alle necessità sia di docenti sia di studenti arabisti. A tale scopo, il grafico 4 riporta i dati di e-arabo riguardanti i seguenti campi (oltre alle 4 abilità già contemplate):
- competenza lessicale (vocabolario)
- ortografia (alfabeto arabo, scrittura)
- cultura e civiltà[7b:lstp]
3. Il Percorso didattico e i primi risultati
E-arabo si presenta come un repository di risorse web dedicate all’apprendimento dell’arabo in Rete ed è stato il frutto di un’attenta ricerca e selezione dei siti di utilità didattica. A seguito della redazione della scheda di valutazione e della progettazione di un repertorio per gli studenti e i docenti di arabo, la fase successiva della ricerca in ambito dottorale ha tentato di delineare e di stabilire gli obiettivi da perseguire nonché di utilizzare e testare le risorse, precedentemente valutate, in un corso di arabo. La prima domanda di ricerca risulta essere: in che modo poter utilizzare i siti e le attività presentate sotto il campo Lista20 del nostro database di risorse? E soprattutto, quali risorse risultano più adatte ai discenti? Come farne uso nei progressivi livelli di competenza linguistica?
In un primo tentativo di sperimentazione didattica, sia di e-Arabo che di un percorso formativo online, di seguito viene presentata una prima esperienza didattica con i risultati ottenuti attraverso un questionario di valutazione. A partire da settembre 2009 fino al termine del 2012, ho ricevuto un incarico di docenza di lingua araba21 in Svezia. Le lezioni frontali si sono svolte presso la Kursversamheten vid Lunds Universitet,22 suddivise in tre corsi della durata trimestrale ognuno. In totale i partecipanti, tutti di madrelingua svedese, sono stati 20 e, di conseguenza, la lingua di comunicazione è stata lo svedese.23 Per quanto concerne il livello di competenza linguistica, i gruppi di discenti erano composti da studenti e discenti adulti di livello elementare A1 con l’obiettivo di approfondire la lingua araba nella forma moderna-standard.
Per ottenere un feedback sulla sperimentazione condotta sul gruppo di discenti svedesi è stato sottoposto un questionario di valutazione sulle risorse web per l’autoapprendimento dell’arabo e sulle attività svolte online. Il questionario è stato suddiviso in due aree principali per la valutazione e il gradimento da parte degli studenti:
- 1. valutazione sull’utilità delle risorse web e l’e-learning (giudizio da 0 a 10)
- 2. valutazione personale sul miglioramento delle proprie conoscenze in arabo (giudizio da 0 a 10).
Il questionario ha avuto lo scopo di raccogliere le opinioni degli studenti sull’effettiva utilità delle risorse web proposte e le esercitazioni svolte online. Allo stesso tempo si sono analizzate, attraverso il giudizio degli studenti, in quale misura è stato possibile conseguire un potenziamento delle abilità linguistiche (comprensione orale e scritta, produzione orale e scritta, grammatica, ortografia) e un miglioramento delle proprie conoscenze in lingua araba mediante le attività svolte in autoapprendimento.
Dai dati raccolti riguardanti la prima parte del questionario sulla valutazione dell’utilità delle risorse in e-learning, i giudizi degli studenti risultano in maniera evidente positivi: 18 studenti hanno valutato l’utilità delle risorse e-learning con giudizio massimo (valore 10; 90%), mentre 2 studenti hanno indicato un valore tra 8 e 9 su 10 (10%).
Conclusioni
L’ambito delle glottotecnologie si trova di fronte a svariate possibilità che permettono di creare un nuovo tipo di apprendimento, dal momento che la nuova concezione dell’e-learning assicura agli apprendenti un numero maggiore di strumenti che facilitano il raggiungimento degli obiettivi didattici. Il presente lavoro ha cercato di accogliere le potenzialità offerte dalla Rete, illustrando come la pianificazione di un percorso linguistico online sia il frutto di una serie di competenze che spaziano dalla didattica delle lingue all’utilizzo delle nuove tecnologie. In primo luogo, il progetto di ricerca si è proposto illustrare la progettazione di un repertorio ragionato di risorse per l’autoapprendimento dell’arabo, mettendo in evidenza la necessità di elaborazione di nuovi protocolli di giudizio per le risorse web nel quadro della formazione assistita da computer, a distanza e i contesti di autoformazione. Nell’ambito della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e del progetto F@rum, la realizzazione del portale denominato E-arabo ha l'intentodi offrire una guida su siti web autorevoli per l’autoapprendimento dell’arabo come lingua straniera, mettendo a disposizione degli studenti di Arabistica dell’Università degli Studi di Genova e, in generale degli utenti della Rete, il prodotto della presente ricerca connessa alla valutazione delle risorse esistenti.
Partendo dalla propria esperienza sul campo, questo lavoro propone alcuni strumenti per la pianificazione didattica supportata da attività online, dal momento che il docente ha l’arduo compito di selezionare, valutare e rielaborare i contenuti presenti in Internet con l’obiettivo di creare percorsi formativi adatti alle competenze specifiche dei suoi discenti. E-arabo rappresenta dunque un primo tentativo nell’ambito della didattica dell’arabo a distanza, suggerendo una selezione di risorse riutilizzabili nei contesti didattici dei nostri atenei, per tutti coloro che si interessano di lingua araba e, allo stesso tempo, delle problematiche della formazione a distanza. A partire dalle ipotesi sviluppate e dai risultati raggiunti durante la sperimentazione didattica, è possibile considerare la creazione di e-arabo come un momento di riflessione, di studio e di elaborazione di possibili protocolli di giudizio, che verifichino l’attendibilità delle risorse in contesti educativi e che permettano di orientare le scelte di docenti e discenti di arabo, nell’ambito della formazione assistita dal computer. L'approccio di ricerca ha preferito un percorso formativo con lezioni frontali e supportato da esercitazioni svolte in Rete, coniugando i vantaggi dell’apprendimento dell’arabo in presenza (comunicazione, produzione orale) con l’utilità delle nuove tecnologie. I risultati ottenuti dalla sperimentazione sono stati positivi e il gradimento da parte degli studenti svedesi molto elevato. Questa prima sperimentazione è senza dubbio incoraggiante ed è aperta a ricerche successive, eventualmente con l’utilizzo di nuovi strumenti didattici, messi a disposizione dal continuo sviluppo delle TIC.
L'obiettivo delle ricerche future sarà di sperimentare le risorse su diversi gruppi di discenti in modo da ottenere dati sulla fruibilità e usabilità delle risorse, nonché del miglioramento delle conoscenze linguistiche. A partire dalle prospettive di sperimetanzione nella didattica, il docente di arabo del XXI secolo ha a disposizione svariati strumenti nell’ambito delle glottotecnologie, in parte adottati in questo contesto e, generalmente, adottabili in contesti didattici attraverso l’uso delle nuove tecnologie. La presente ricerca si può dunque collocare in una fase in progress, aperta ai rapidi sviluppi delle TIC e alle possibili sperimentazioni future e può rappresentare uno strumento di analisi, per le tematiche affrontate, per tutti coloro che in ambito accademico si interessano di didattica delle lingue straniere e di glottotecnologie. Più specificatamente, è rivolta a docenti, studenti, tutor che si interessano all’insegnamento e all’apprendimento della lingua araba e che accolgono la possibilità di sperimentare nuove esperienze didattiche.
Bibliografia
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Sitografia
(ultima consultazione dicembre 2015)
E-arabo http://www.farum.it/earabo/
Essediquadro
Indire-Valutazione del software didattico www.indire.it/software.
C.Li.Re “Lingue in Rete” http://www.lingue.unige.it/FSE/
PageRank http://it.wikipedia.org/wiki/PageRank
Servizio Documentazione Software Didattico http://sd2.itd.ge.cnr.it
Tag http://it.m.wikipedia.org/wiki/TAG?wasRedirected=true
Progetto F@rum:
http://www.farum.unige.it/
http://farum.it/facilefle/
http://www.farum.it/linguagiocando
Note
↑ 1 Wahba et alii (2006: 197-295).
↑ 2 Cfr.: Ditters / Motkzi (2007).
↑ 3 Il manuale per i docenti di arabo del 21° secolo, “Handbook for Arabic language teaching professionals in the 21st century” propone diverse esperienze didattiche, per quanto riguarda l’insegnamento della lingua araba a studenti universitari, e delinea le nuove competenze del docente di arabo a fronte dello sviluppo delle nuove tecnologie (Cfr. Ditters in Wahba et alii 2006: 239-252).
↑ 4 La prima fase del progetto di ricerca, compresa nel primo e secondo anno di dottorato, si articola in due momenti principali: selezione e valutazione delle risorse presenti in Rete e realizzazione di un database di siti esistenti per l’autoapprendimento della lingua araba.
↑ 5 Cfr. in Grimaldi (2005: 34).
↑ 6 Nella fase di selezione sono contemplate le risorse libere da abbonamenti o richieste di accesso a pagamento. Sono stati anche valutati i siti che prevedono la possibilità di effettuare un’iscrizione gratuita per l’accesso ai documenti.
↑ 7 Consiglio d’Europa, (2002) Quadro comune europeo per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, (a cura di Quartapelle F., Bertocchi D.) La Nuova Italia - Oxford, 2002, p. 32.
↑ 8 Ciò accade molto frequentemente per le risorse che prevodono dei giochi linguistici per la lingua araba.
↑ 9 Le lingue veicolari delle risorse esaminate sono molteplici; oltre all’italiano, arabo, inglese e francese sono le più riscontrate durante la fase di selezione. È stata inserita di conseguenza la parola chiave anche nella lingua veicolare delle pagine dedicate alla lingua araba in modo da risultare facilmente reperibile all’interno del repertorio delle risorse.
↑ 10 Cfr. Voce Tag (informatica):http://it.m.wikipedia.org/wiki/TAG?wasRedirected=true.
↑ 11 Cfr. Mastrogiacomi F., Costruire senso in contesti di e-learning. Il sillabo ICT del docente di lingue, Freefra.eu, 2007, pagg. 32-34.
↑ 12 F@rum o “Facoltà in Rete - Università Multimediale” ospita pagine dinamiche e include in un ipersito in espansione le ricerche e le esperienze didattiche della sezione di Francesistica, nonché del gruppo di ricerca del Dottorato in LCTIC (Lingue, Culture e Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione).
↑ 13 La progettazione di e-Arabo segue in parte i lavori già realizzati (FacileFle e Linguagiocando) in ambito dottorale per quanto riguarda l’impostazione e la concezione didattica.
↑ 14 Cfr. http://farum.it/facilefle/
↑ 15 Cfr. http://www.farum.unige.it/R3
↑ 16 Cfr. http://www.farum.it/linguagiocando/
↑ 17 Cfr. http://sd2.itd.ge.cnr.it.
↑ 18 I dati riguardo le risorse presentate in farum.it/earabo sono suscettibili di modifiche e aperti a nuove esperienze e ricerche nell’ambito del monitoraggio dei siti esistenti per l’autoapprendimento dell’arabo LS.
↑ 19 Cfr. Scheda di valutazione: http://www.farum.it/earabo/index.php?op=scheda
↑ 20 Cfr.: http://www.farum.it/earabo/index.php?op=elenco.
↑ 21 È stata attivata una convezione tra l’Università degli Studi di Genova e la Kursverksamheten vid Lunds Universitet da dicembre 2009 al giugno 2010 che mi ha consentito di effettuare uno stage didattico e di ricerca in Svezia (lo svedese è la mia seconda lingua di specializzazione). Gli obiettivi dello stage e dell’insegnamento sono stati in sintesi: la ricerca in ambito dell’arabo come lingua straniera e delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’insegnamento dell’arabo in 3 corsi accademici con supporto delle ICT, la sperimentazione di materiale online per la lingua araba.
↑ 22 L’insegnamento della lingua araba e la sperimentazione hanno avuto luogo in Svezia presso la Kursverksamheten vid Lunds Universitet (Centro linguistico afferente all’Università di Lund).
↑ 23 Durante le lezioni frontali la lingua di comunicazione è stata lo svedese mentre in prevalenza le istruzioni e le attività online sono state sottoposte in lingua inglese (per la maggiore disponibilità in Rete). La didattica delle lingue ha sviluppato nuovi percorsi di formazione centrati sull’apprendimento collaborativo mediante percorsi di e-learning. Nel caso della didattica delle lingue, dal momento che le relazioni vengono stabilite con atti comunicativi, occorre focalizzare l’attenzione sull’oggetto dell’apprendimento, vale a dire la lingua. Nel nostro percorso didattico occorre dunque specificare che la lingua di comunicazione è lo svedese mentre la lingua obiettivo, oggetto dell’insegnamento, è l’arabo.