IL LABORATORIO MARINO E LA SOCIETÀ LIGURE SARDA PER LA PROTEZIONE DELLA PESCA

Abstract

Quando mi sono accinto a questo lavoro l’intenzione era quella di fare due distinte pubblicazioni, una riguardante il Laboratorio Marino ed un’altra sulla Società Ligure- Sarda per la Protezione della Pesca. Man mano che procedevo nelle ricerche mi sono reso conto che non era il caso di fare due distinti lavori in quanto i due Enti dopo pochi anni dalla loro nascita, si confondono in un’unica struttura e difficilmente sono separabili sia nella governance che nella parte strettamente economica pur non fondendosi mai in un unico Ente. Seppure nati con finalità diverse: il Laboratorio con fini di studio e di ricerca, la Società con fini prevalentemente divulgativi ed assistenziali, le rispettive vicende portano alla creazione di una sinergia agevolata anche dal fatto che motore e mente dei due progetti, almeno dopo una certa data, è una sola persona; il Prof. Alessandro Brian, che con dispendio di mezzi, tempo e fatica riesce a far sopravvivere le due strutture anche in tempi assai difficili, giungendo ad accollarsi praticamente tutte o la maggior parte delle spese per non vedere morire (passatemi il termine) le sue creature. E’ inoltre da rilevare che del Laboratorio dalla metà degli anni quaranta del Novecento non si hanno più notizie mentre della Società Ligure Sarda si trovano tracce, seppur flebili, fino alle soglie degli anni duemila.

Nel presente lavoro spesso si troverà la semplice citazione: “Laboratorio Marino”. Viene spontaneo chiedersi se questo laboratorio avesse un nome.  Non ho mai trovato altra denominazione, salvo il fatto che a seconda di dove era ubicato veniva aggiunto: di Quarto dei Mille, di Sturla, ed infine di S. Giuliano. E’da rilevare però che, frequentemente, anche quando già trasferito a Sturla continuò a essere citato col nome della primitiva località. Comunque credo da tutti, anche allora come del resto ancora oggi, è conosciuto come il Laboratorio Marino del Brian.