Un’esperienza di Project Based Learning nel percorso di Specializzazione Sostegno
Abstract
Il mondo del lavoro considera qualità inderogabili la
flessibilità, la mobilità e la capacità di adattamento. Il
professionista deve essere in grado di mobilizzare
conoscenze, abilità e competenze precipue del settore
lavorativo nel quale opera e soft skill, abilità di
carattere generale riferibili alla gestione delle
informazioni, al pensiero critico, al problem solving e
alla gestione delle relazioni interpersonali (Allen,
Remaekers & Van Der Velde, 2005).
La professione dell’insegnante è sollecitata dalle
vicissitudini che colpiscono la cultura coeva, in ragione
dell’elevato valore sociale che il ruolo riveste.
Innovare i processi di apprendimento-insegnamento
all’università è divenuta una questione cruciale per
soddisfare gli attuali bisogni formativi.
Nell’a.a. 2020/2021 è stata svolta una ricerca-intervento
nel corso “Nuove tecnologie per l’apprendimento - TIC”,
previsto nel Percorso di Specializzazione per il sostegno
didattico agli alunni con disabilità, introducendo il
modello del Project-based Learning (PBL) (Barrows,
1986; Blumenfeld, Fishman, Krajcik, Marx & Soloway,
2000).
Per valutare l’adeguatezza dell’opzione didattica è stato
costruito un questionario strutturato e l’analisi statistica
effettuata sulle risposte ha evidenziato un alto grado di
gradimento della proposta nonché, nella percezione, il
raggiungimento degli obiettivi previsti in merito a
competenze specifiche e soft skill. Da quanto emerso, le
strategie learner-centered, adottate nei percorsi di
formazione dei futuri insegnanti, favoriscono lo sviluppo
di competenze complesse, specialistiche e trasversali.
Downloads
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2024 Quaderni del GLIA
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.