Concept Design: l'apprendimento come esperienza e confronto nel contesto nautico spezzino
Abstract
La necessità di rispondere con resilienza e spirito di
innovazione alle esigenze di apprendimento di scuole ed
Università risponde al dovere di correre incontro ad una
generazione desiderosa di crescere e formarsi, spingendo
i docenti ad aprire la loro preparazione a numeri sempre
maggiori di discenti e ripensare a strategie comunicative
accattivanti e coinvolgenti. Anche in corsi altamente
specializzati si è dovuto ripensare uno schema didattico
per la prima volta mediato dal supporto tecnologico: il
caso studio si riferisce al corso di Concept Design per il
curriculum di Design del Prodotto e della Nautica. Anima
del corso è la capacità di interpretare le idee, proprie o
altrui, attraverso l’inestimabile abilità del disegno a
mano libera: incantare comunicando senza parlare per
raccontare un prodotto è un valore che fatica ad
emergere da un computer. L’insegnamento ha lasciato
l’aula virtuale spostandosi al porto della Spezia,
coinvolgendo gli studenti in un’esperienza di
apprendimento fatta di nozioni e di confronti sia coi pari
sia con esperti nel settore che hanno affiancato la
docente nel perfezionamento dei temi specifici delle
lezioni. In uno scenario geografico che ha consentito tali
sviluppi, lo studio ha perso l’accezione di mero momento
di apprendimento, acquisendo il valore di esperienza.
Downloads
Published
Issue
Section
License
Copyright (c) 2024 Quaderni del GLIA
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.