La teoria dei temperamenti tra scienza e occultismo tra mondo fisico e mondo astrale
Abstract
Conoscere il carattere, anzi, più ancora, indagare nelle intime pieghe dell’animo umano, fino all’individuazione degli sdoppiamenti schizofrenici o addirittura delle personalità multiple, è uno degli obiettivi primari della cultura di fine secolo, condiviso non soltanto dalle scuole di psichiatria dinamica (vedi Charcot), ma anche dai movimenti occultisti, come il rinato martinismo di Papus. Se l’aspetto che interessa di più è quello patologico, forse ciò dipende dal fatto che l’uscita dalla norma suggerisce agli uni come agli altri l’esistenza di campi mai esplorati della mente: da un lato l’enorme potenzialità dell’inconscio, dall’altro la suggestione di un possibile contatto con “menti disincarnate”, che attendono solo di poter dirigere gli atti di qualcuno.