Il paesaggio dei geografi e dei giuristi

Autori

  • Giuseppe Rocca

Parole chiave:

paesaggio, geografia, beni culturali

Abstract

L’autore analizza l’evolversi delle correnti di pensiero geografico sullo studio del paesaggio. Tale fenomeno, infatti, considerato inizialmente in termini naturalistici da Alexander Von Humboldt, a partire dal Novecento è stato interpretato da Vidal de la Blache con riferimento anche alle forme dovute all’azione umana. Dagli anni Settanta il paesaggio umanizzato è stato recepito in una chiave di lettura sistemica (Bertrand), mentre in questi ultimi vent’anni i geografi mostrano un approccio sempre più orientato ai simboli e ai sentimenti legati agli elementi di fondo del paesaggio stesso. Una seconda parte del contributo considera invece il paesaggio in termini di bene culturale oggetto di tutela, sulla base delle norme giuridiche emanate dapprima in sede nazionale e dal 2000, come bene in grado di favorire uno sviluppo sostenibile del territorio, in applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, recepita dall’Italia nel 2004 con l’approvazione del cosiddetto «Codice dei beni culturali e del paesaggio» e dai suoi successivi aggiornamenti.

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Pubblicato

2020-06-10