"The city belonged to you": Derek Jarman, Londra e i Docklands

Autori

  • Anna Viola Sborgi

Parole chiave:

Loft-Living, Gentrification, Docklands, Film, Literature, Urban Studies, Jarman

Abstract

Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Novanta, l’artista britannico Derek Jarman (1942-1994) rappresenta Londra nei suoi film, video e scritti autobiografici. In particolare, negli anni Settanta, Jarman è uno dei primi a trasferirsi nei magazzini abbandonati nell’area dei Docklands, zona della capitale londinese allora in abbandono e oggi radicalmente riqualificata. In questo testo analizzerò, in una prospettiva interdisciplinare, radicata nell’ambito degli studi culturali e urbani, l’opera di Jarman in relazione alla sua esperienza di vita nei Docklands. Traccerò connessioni tra la particolare poetica del regista nei film e negli scritti e le più ampie strategie di riconfigurazione dello spazio urbano, mettendo in luce come la sua esperienza di vita e pratica artistica in quelle zone diventi particolarmente significativa in relazione al contesto storico dell’epoca e sia ancora attuale rispetto alle sfide del vivere urbano contemporaneo. L’esplorazione urbana di Jarman, volta alla ricerca di un senso di appartenenza, si concretizza nella scoperta di modalità alternative a un’esperienza standardizzata del vivere quotidiano nella città. In questo senso, essa non è solo riflesso delle sue esperienze personali, ma anche delle sfide poste dal contesto londinese – tra l’inizio degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, momento storico cruciale nel gettare le basi di un radicale rinnovamento urbano che è ancora in atto nella contemporaneità.

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Pubblicato

2020-05-28