Cura di sé e filosofia nelle lettere dal carcere di Václav Havel

Autori

  • Marco Damonte

DOI:

https://doi.org/10.15167/1824-7482/pbfrm2020.32.1884

Parole chiave:

Havel, letteratura carceraria, filosofia, cura si sé, fenomenologia, Levinas , Novecento

Abstract

La traduzione in italiano dell'epistolario completo scritto in carcere dal dissidente cecoslovacco Václav Havel offre l'occasione per una valutazione del suo pensiero. Dopo aver discusso la ricezione dell'epistolario, se ne proporrà una adeguata contestualizzazione storica e filosofica, necessaria per una sua lettura. Il valore dell'epistolario non consiste nella formulazione di un pensiero filosofico originale. Piuttosto, nel linguaggio tipico della fenomenologia di Levinas, esso testimonia l'importanza della responsabilità che, assunta quale categoria antropologica fondamentale, permette il passaggio dal prendersi cura di sé al prendersi cura del mondo.

Downloads

Pubblicato

2020-05-04 — Aggiornato il 2022-03-18

Fascicolo

Sezione

Racconto, Esperienza, Denuncia: i mondi della prigione