Carcere disciplinare moderno e immaginario collettivo: il giornalismo d’inchiesta di Henry Mayhew nella Londra vittoriana

Autori

  • Claudio Sarzotti

DOI:

https://doi.org/10.15167/1824-7482/pbfrm2020.32.1898

Parole chiave:

storia della pena, carcere disciplinare, rappresentazioni sociali, sociologia della vita detentiva, storia del giornalismo, history of punishment, prison, social representations, sociology of prison life, history of journalism

Abstract

L’avvento del carcere disciplinare moderno ha reso l’esecuzione della pena una esperienza non conosciuta direttamente dalla generalità dei consociati come avveniva invece per le pene pubbliche delle società d’ancien régime. L’immaginario carcerario ha sostituito la visione diretta dell’esecuzione della pena. Partendo da tale presupposto, il saggio analizza i testi, e in particolare la produzione iconica, del volume illustrato The Criminal Prisons of London and Scenes of Prison Life pubblicato nel 1862 da Henry Mayhew, giornalista scrittore che con una pionieristica ricerca sociologica descrisse al pubblico della Londra vittoriana la nuova realtà delle carceri disciplinari cittadine. Tale analisi consente di apprezzare le novità dell’immaginario carcerario moderno rispetto all’antico modo di concepire la prigione come strumento per costringere i debitori ad adempiere alle loro obbligazioni o per disporre del corpo degli imputati nel corso dei processi inquisitori ali, o ancora come mero luogo di relegazione.

Downloads

Pubblicato

2020-05-04 — Aggiornato il 2022-03-18

Fascicolo

Sezione

Carcere, Dispositivo, Controllo: il mondo come prigione