Scambio poetico: i drammi delle prigioniere brasiliane narrati da loro stesse

Autori

  • Luciana Paiva Coronel

DOI:

https://doi.org/10.15167/1824-7482/pbfrm2020.32.1897

Parole chiave:

lettere, voci femminili, scrittura carceraria, conforto, stranezza, letters, feminine writing, incarceration writing, comfort, strangeness

Abstract

Cercando di ascoltare le voci delle donne incarcerate nel Brasile contemporaneo, praticamente assenti nel boom della Letteratura Carceraria degli anni 2000, presentiamo l’attività culturale ‘Scambio Poetico’. L’attività ha fatto parte della mostra ‘Corpo, Genere, Carcerazione’ nel Centro Culturale di São Paulo (SESC) nel 2018. È stato uno scambio di corrispondenze con le donne della prigione femminile della capitale, uno scambio dedicato alla condivisione di esperienze e affetti. Nonostante qualche problema, si possono conoscere alcune delle loro necessità e sofferenze, a cui si ha offerto ascolto e conforto. Abbiamo confermato la considerazione di Gayatri Spivak (2010) che sostiene che il subalterno è una categoria essenzialmente eterogenea.

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Pubblicato

2020-05-04 — Aggiornato il 2022-03-18

Fascicolo

Sezione

Carcere, Dispositivo, Controllo: il mondo come prigione