Dall'afflizione alla riabilitazione... e ritorno?

Autori

  • Luca Zevi

DOI:

https://doi.org/10.15167/1824-7482/pbfrm2020.32.1900

Parole chiave:

Prigione, Afflizione, riabilitazione, reintegrazione

Abstract

Il percorso della pena si sviluppa, nel corso dei secoli, dalla punizione corporale alla reclusione alla (speriamo) riabilitazione. Nella prospettiva di procedere risolutamente nella direzione di un reinserimento dei detenuti nella società, è importante ripensare gli istituti penitenziari esistenti da “città proibite” a organismi polivalenti, capaci di ospitare non soltanto la funzione residenziale segregata, ma anche il lavoro, la formazione, la creatività, la formazione, la socialità. E’ infine essenziale andare oltre il carcere, trasformandolo da “discarica del malessere sociale” a extrema ratio per coloro che non possono essere riabilitati attraverso misure alternative alla detenzione.

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Pubblicato

2020-05-04 — Aggiornato il 2022-03-18

Fascicolo

Sezione

Carcere, Dispositivo, Controllo: il mondo come prigione