Esilio interiore e riscrittura del reale in « Fou trop poli » di Eugène Savitzkaya
Parole chiave:
Savitzkaya, Surrealismo, Surrealism, Maldoror, Nougé, BeckettAbstract
Il protagonista di Fou trop poli racconta la cronaca del suo esilio sociale interiore. Lo scrittore si immedesima in un pazzo, che si trasforma poi in giardiniere o in coleottero fino a sconfinare in una narrazione collettiva in totale simbiosi con la Natura. La figura del folle, già presente in opere precedenti di Savitzkaya, ripercorre i passi di altri pazzi illustri, da Maldoror ai personaggi di Beckett, e attraverso un fine procedimento umoristico di riscrittura, tipica del Surrealismo belga, destruttura la lingua per tornare al reale.
Pubblicato
2020-06-13
Fascicolo
Sezione
Le roman francophone